La chiesa dei Cappuccini (Neuer Markt 1), donata all’ordine nel 1618 dall’imperatrice Anna, è dedicata a Santa Maria degli Angeli. È semplice, spoglia e consona alla regola dell’ordine.Sul lato sinistro, nella Tegetthoffstraße 2, si apre il portone d’accesso alla Kaisergruft, la Cripta degli Imperatori o Cripta dei Cappuccini. Dal 1633 ospita con poche eccezioni le tombe degli imperatori e delle imperatrici dell’Austria nonchè di altri membri della famiglia imperiale. Nei sepolcri riposano soltanto i corpi imbalsamati, senza viscere (conservate nelle catacombe di S. Stefano) e senza i cuori (custoditi nella cripta della chiesa degli Agostiniani). Le tombe più famose e significative sono quelle di: - Maria Teresa e del marito Francesco I (la più imponente); - Francesco II, l’ultimo imperatore del Sacro Romano Impero che riposa accanto alla sue quattro mogli; - Mattia Corvino e della moglie Anna (i fondatori della cripta); - Francesco Giuseppe che riposa tra la moglie Sissi (assassinata a Ginevra nel 1898) e il figlio Rodolfo, principe ereditario suicidatosi nel 1889 a Mayerling.
Il Graben è la prima via pedonale del centro di Vienna (1971). Oltre ai numerosi negozi e caffè che la abbelliscono, notevole la colonna barocca della Trinità - "Pestsäule" - eretta tra il 1681 e il 1693 a ricordo della peste del 1679 e le fontane degli imperatori Giuseppe e Leopoldo. Nel ’700 era ricca di splendidi palazzi barocchi, di cui oggi sopravvive solo il palazzo Bartolotti-Partenfeld. Una curiosità sono le toilette sotterranee in Jugendstil (stile Liberty).
Nel ’500 l’area in cui sorge il palazzo imperiale di Schönbrunn (ora di proprietà dello Stato austriaco) era una riserva di caccia dell’imperatore Massimiliano II. Quando i Turchi rasero al suolo il palazzetto della tenuta (1683), Leopoldo I pensò di sostituirlo con un castello sul modello di Versailles. Ma le casse dell’Impero non consentivano una tale spesa, quindi l’idea originaria dovette essere ridimensionata. La parte centrale venne costruita tra il 1696 e il 1700, ma alla morte di Giuseppe I i lavori si fermarono, fino a quando Maria Teresa dette incarico di elaborare un nuovo progetto e continuare i lavori che terminarono nel 1749. Fu lei stessa che scelse l’arredamento delle 1440 stanze. Oggi sono aperte al pubblico 40 stanze.
Nel 1922 il nucleo dell’ex "parco vetture" della corte di Vienna, che comprendeva carrozze da cerimonia, carrozze ufficiali, slitte e portantine della "K.u.K. Hofwagenburg" fu trasferito dalle stalle di corte della Hofburg di Vienna a Schönbrunn, e allestito nella ex cavallerizza d’inverno, riadattata per l’occasione. Fa parte di questa celebre e straordinaria collezione anche la carrozza imperiale che fu costruita probabilmente per l’incoronazione di Giuseppe II nel 1764, e che a partire da quel momento fu utilizzata per diverse incoronazioni regali e imperiali degli Asburgo. La carrozza da cerimonia, riccamente adorna di intagli in legno dorato e pitture di Franz Xaver Wagenschön, veniva trainata da otto cavalli bianchi, ma poichè aveva un peso complessivo di oltre 4000 kg poteva avanzare soltanto a passo d'uomo. Per poter essere trasportata, la carrozza da cerimonia veniva smontata, trasportata di solito per via d'acqua e rimontata sul posto.
All’inizio del ’700 il principe Eugenio di Savoia, trionfatore contro i Turchi, si fece costruire una residenza estiva con annessa Orangerie (Rennweg 6) sullo stile di Versailles, denominata Unteres Belvedere - Belvedere inferiore - che fu ultimata nel 1716. Questa era l’effettiva dimora del principe che fece pure costruire un castello di rappresentanza che si trova più in alto sulla collina (Prinz Eugen Str. 27) che fu terminato più tardi nel 1724. Le due eleganti costruzioni sono collegate da uno stupendo giardino alla francese, ricco di aiuole, scalinate, vasche, fontana con cascata e gruppi di statue dedicate alle divinità dei boschi e dell’acqua.
Il Prater è un grande parco naturale situato tra il Donau (Danubio) e il Donau Kanal, facilmente raggiungibile con la metropolitana U1 - stazione "Praterstern" (Stella del Prater). Proprio qui inizia la parte detta "Würstelprater", piena di locali, giostre, baracconi e attrazioni varie, mentre il parco vero e proprio si estende verso sud-est per alcuni km. Il parco era anticamente una riserva di caccia e fu aperto al pubblico nel tardo Settecento. Nacquero così i primi teatrini di marionette, da qui si innalzavano le prime mongolfiere e a metà Ottocento furono installate le prime grandi giostre.
Le collezioni del museo comprendono complessivamente ca. 30 milioni di oggetti di cui solo una minima parte si trova nella esposizione permanente, altri invece vengono mostrati al pubblico durante delle esposizioni speciali e una cospicua parte è accessibile solo per motivi scientifici. La collezione permanente del museo è collocata su due piani e suddivisa in varie sezioni: quella di Mineralogia e Petrologia che ospita anche una collezione di meteoriti e la sezione di Geologia e Paleontologia con fossili di piante e animali preistorici. Poi c'è la sezione di Antropologia dove si può ripercorrere l’evoluzione dell’uomo, ci sono una sezione di Ecologia, una sezione botanica e tre sezioni zoologiche (vertebrati, invertebrati e insetti).
Il complesso della Hofburg è formato da una serie di edifici, piazze, cortili e giardini ed è frutto di lavori e rimaneggiamenti che vanno dalla fine del ’200 all’inizio del ’900, periodo in cui venne completata la Neue Burg (ala nuova). Il palazzo, sede fino al 1918 della corte imperiale e talmente vasto da rappresentare una città nella città, racchiude elementi architettonici che vanno dal gotico al neoclassicismo, passando per il rinascimentale ed il barocco.
Nel 1327, il Duca Federico I d'Asburgo fondò questa chiesa con un chiostro per i frati Agostiniani. È quindi da sempre chiamata così dai viennesi, anche se il suo nome ufficiale è "Chiesa di Sant'Agostino".Dal 1634 è stata la storica chiesa parrocchiale della Hofburg, il palazzo d’inverno della dinastia degli Asburgo, situato nel centro di Vienna.Fu scena di molti matrimoni degli Asburgo, tra cui quello dell’arciduchessa (e futura imperatrice) Maria Teresa con il duca Francesco di Lorena nel 1736, quello dell’arciduchessa Maria Luisa con l’imperatore Napoleone I di Francia nel 1810 e quello dell’imperatore Francesco Giuseppe con la duchessa Elisabetta di Baviera nel 1854.Attualmente è famosa soprattutto per la musica sacra, suonata in particolare durante la settimanale messa alta della domenica, con coro e orchestra. Il compositore Franz Schubert qui diresse la sua Messa in Fa, mentre l’omonima messa di Anton Bruckner venne eseguita per la prima volta in questa chiesa, dotata di due organi.
"Der Zeit ihre Kunst, der Kunst ihre Freiheit": A ogni epoca la sua arte, all’arte la sua libertà. Questo motto è leggibile all’ingresso dell’edificio della Secessione (Friedrichstr. 12): l’edificio dalla cupola realizzata con una struttura in ferro e rivestita di foglie dorate (soprannominata dai viennesi "il cavolo d’oro") è uno dei musei più visitati a Vienna, sia per la sua bellezza che per la sua importanza e per le opere in esso contenute. Degno di nota all’esterno l’imponente gruppo di bronzo raffigurante il carro di Marco Antonio trainato dai leoni, presentato all’Esposizione universale di Parigi del 1900, mentre all’interno l’affresco monumentale realizzato da Klimt in onore di Beethoven, sviluppato sul tema della nona sinfonia e che nel 1902 fu realizzato in occasione dell’Esposizione della Secessione viennese. L’affresco rappresenta il culmine della creatività del pittore.
Il quartiere Hundertwasser (Löwengasse angolo Kegelgasse) con le sue fantasiose soluzioni architettoniche e i suoi colori fu fatto erigere dal Comune di Vienna a metà degli anni ’80 a fronte del piano di sviluppo di edilizia popolare. Il complesso abitativo con 50 appartamenti nacque dall’estro e dalla magia del pittore Friedensreich Hundertwasser (Fritz Hundertwasser) che ci ricorda la stupefacente fantasia architettonica e controcorrente dello spagnolo Gaudì. Ci sono elementi che richiamano gli stili classici: facciate che si ispirano agli antichi palazzi veneziani, alte torri a bulbo dorato, pareti ondulate, decori in ceramica policroma, colonne pendenti, appartamenti contraddistinti da un diverso colore, che li rende unici, con porte e finestre di forma irregolare.
Cattedrale di Santo Stefano
La Cattedrale di Santo Stefano é una grandiosa costruzione in stile romanico e gotico nella Stephansplatz. La facciata é arricchita dalle due torri dei Pagani (66 metri). A destra svetta l’elegante campanile (137 m) detto "Steffl" (Stefanino) su cui si può salire. A sinistra doveva avere un gemello che é però rimasto incompiuto ed ospita il campanone detto "Pummerin". Splendido il tetto spiovente interamente rivestito da tegole di maiolica con lo stemma imperiale. Grandioso interno a tre navate con colonne ornate da grandi statue. A sinistra della porta principale é da vedere la cappella Trina con il sepolcro del principe Eugenio di Savoia e nella navata centrale si trova il pulpito del 1515, l’opera più significativa della cattedrale, e la Madonna della servitù. In fondo a destra risalta l’imponenza della tomba in marmo rosso dell'imperatore Federico III del 1493. Al centro l’altare maggiore in marmo nero e nell’abside artistiche vetrate gotiche. Degno di nota il trittico del 1447 posto sull' altare di sinistra che si chiama "Wiener Neustadt".Sotto il Duomo ci sono le catacombe dove sono conservate, in urne di rame, le viscere degli imperatori; i corpi imbalsamati riposano invece nella Cripta dei Cappuccini ed i cuori nella cripta della chiesa degli Agostiniani.